Gli sgabelli del bar


Ogni bar, si sa, a seconda del target di riferimento, della struttura e del gusto dei proprietari (o degli arredatori a cui decidono di affidarsi), ha un arredamento e uno stile propri.

Personalmente mi piacciono i bar con i divanetti, magari stile vintage, con quadri, foto, strumenti musicali e qualunque cosa possa raccontarmi una storia, magari non quella del bar, ma una storia comunque vera.

Ma non disdegno i bar moderni, asettici, con frigoriferi ovunque, con i classici tavolini e le sedie dure come il marmo (se è proprio necessario...).

Quello che proprio non riesco a concepire sono gli sgabelli vicino al bancone.

Passino i tavolini alti con relativi sgabelli, che per salirci , a meno che tu non appartenga a quella fascia di fortunati alti dal metro e settanta in su (e a volte neanche basta...!!!), devi alzarti sulle punte, fare un saltello e contemporaneamente aggrapparti saldamente allo sgabello stesso, per:
1. non sbagliare la mira;
2. evitare di perdere il contatto fisico con l'obiettivo;
3. dare un minimo di apparente armonia al movimento.

Passino anche i bar che, per guadagnare spazio, ti danno la possibilità di sedere faccia al muro neanche ti avessero messo in castigo, usufruendo di minuscoli piani di appoggio debitamente collocati con chiodi a pressione.

Ma, miei prodi, mi dite come si fa a stare seduti al bancone del bar su degli sgabelli che, dopo aver effettuato le operazioni di cui sopra, ti riportano ad un'altezza tale che non riesci quasi a vederlo il caffè sul bancone?

E poi, dal momento che non c'è spazio sotto il piano d'appoggio...dove vanno messe le gambe?

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